lunedì 16 maggio 2011

C'era una volta la TV (1)



E' un classico: a volte si apre un cassettino della memoria nel cervello, un cassettino bloccato da anni, che reagendo a chissà quale impulso esterno si libera improvvisamente ed 'esplode' rivelando il suo contenuto. Sarà capitato anche a voi, solitamente dopocena con gli amici, di ricordare all'improvviso di aver visto, da bambini, quel film o quella serie televisiva "che non mi ricordo più come s'intitolava ma c'era un personaggio che faceva così e cosà". Ebbene, di recente mi è riemerso il ricordo di una serie TV che andava in onda sulla Rai ai tempi della prima trasmissione di HAPPY DAYS e FURIA. Voi ve la ricordate? In Italia s'intitolava Mamma a quattro ruote, ed era un singolare telefilm del 1965 (arrivato però in Italia negli anni Settanta) in cui la defunta mamma del protagonista tornava sulla terra, ma in forma di un'auto d'epoca. A me piaceva molto, ricordo. Chissà se mi piacerebbe ancora oggi? Può darsi di no: ho rivisto recentemente episodi di vecchi telefilm per cui andavo matto, che però ho trovato pressoché imbarazzanti, non tanto per la datazione (un'opera va sempre vista nell'ottica dell'epoca in cui è stata creata) ma proprio per la filosofia e la morale che in alcuni casi tentavano di inculcare. Tre nipoti e un maggiordomo e Happy Days, per quanto "mitici", erano fra queste serie imbarazzanti. Pazienza, ne serberò un bel ricordo infantile, ma eviterò di consigliarle.
Intanto, ecco a voi la sigla di Mamma a quattro ruote ("My mother, the car"), per chiunque ne abbia memoria. La sigletta è comunque deliziosa.

lunedì 9 maggio 2011

Citazioni Rock (3)

Tutto ciò che viene ostentato invecchia precocemente.
Sebastian Bach (musicista e attore) da “HEAVY – The story of metal

lunedì 2 maggio 2011

Citazioni Rock (2)



Per quello che ne ho capito io, (l'espressione “essere taglienti”) è una moda creata da profittatori di mezza età dalla cultura vacillante che risucchiano energia dalla (tra virgolette) cultura giovanile col solo scopo di indurli a spendere di più.
Istillano nei giovani concetti fasulli che li convincono di avere davvero una personalità mentre sono solo frutto di ricerche di mercato e di condizionamenti.
Daria Morgendorffer, dall'episodio "La ragazza perduta" del serial animato “DARIA