lunedì 28 giugno 2010

LAMBRUSCO & CAPPUCCINO (11)


Il primo episodio di Lambrusco & Cappuccino, sulla storica "Mondo Naif" del 1996 si concludeva così.
Ma la serie non si ferma qui: le altre storie di Berto & Toni (insieme a quella che avete appena letto) sono raccolte nel volume Lambrusco & Cappuccino di cui vedete la copertina nella colonnina a destra.
Molti gli apprezzamenti, di cui io e Liani siamo ovviamente lusingatissimi, e tante critiche positive, fra cui quelle di importanti siti sul fumetto come LoSpazioBianco.it e Comicus.it, ma anche di riviste dedicate al cinema come "Il Mucchio Selvaggio" (nr. 620) e "Film TV" (nr. 16 del 2007), fino alla diffusione del relativo bando di concorso per il trailer animato (vinto dall'italoargentino Mauricio G. Assone) che ha raggiunto addirittura il Giappone sull'autorevole AnimeAnime.jp e il resto del mondo su Animation World Network. Dulcis in fundo, proprio quest'anno, l'editore Clair de Lune ha deciso di realizzare l'edizione francese di Lambrusco & Cappuccino.
Certo, "chi si loda s'imbroda". Ma abbiate pazienza: da vent'anni mi occupo di fumetti altrui, per una volta lasciate che promuova uno dei miei.
Dopotutto, visto quanto poco sono prolifico, va a finire che la prossima volta capita fra altri vent'anni.
Per chiunque abbia il desiderio di vedere "com'è andata a finire", nei successivi episodi, fate 'clic' qui e… buona lettura!

domenica 27 giugno 2010

sabato 26 giugno 2010

venerdì 25 giugno 2010

giovedì 24 giugno 2010

mercoledì 23 giugno 2010

martedì 22 giugno 2010

lunedì 21 giugno 2010

Tezuka secondo Yaguchi



Ci sono libri che fanno bene all'anima e al cervello.
Tezuka secondo me di Takao Yaguchi è una di queste.
Io potrei passare ore a elencare i motivi per cui questo libro è di una bellezza sconvolgente, e perché chiunque (dico chiunque) voglia capire veramente il perché dell'esistenza dei manga, da dove arrivano, e perchè in Giappone sono diventati parte del tessuto sociale (mentre da noi il fumetto è una nicchia), ha il dovere-piacere di leggerlo.
Takao Yaguchi, autore di questo voluminoso libro a fumetti (un manga di oltre 400 pagine!), è anche l'arcinoto autore di "Sanpei ragazzo pescatore", nonché uno dei due autori (l'altro è Toru "G.T.O." Fujisawa) che a luglio vi daranno consigli (seri) sulla professione di autore in Disegna i tuoi manga (Kappa Edizioni), supervisionato da Haruno Nagatomo.
Chi teme le biografie non abbia paura: qui siamo su tutto un altro fronte.
Avrete la possibilità di rivivere di persona lo stupore e la meraviglia della vostra gioventù, quando entraste in contatto coi vostri amati fumetti, e ritroverete tante delle azioni e dei pensieri che avete fatto allora: un mondo che era il vostro, ma anche quello di tanti altri, e che vi faceva battere il cuore e brillare gli occhi. E che, a qualcuno (come Takao Yaguchi) ha fatto nascere il desiderio di diventarne parte attiva, aspirando alla professione di autore. Impresa in cui - lo sapete già - è riuscito benissimo.

Negli anni scorsi vi abbiamo presentato storie come Manga Bomber, Otaku Club Genshiken, e altri vi hanno portato Bakuman.
Ma nessuno di quei manga esisterebbe senza ciò che viene narrato in Tezuka secondo me, di cui per altro l'Italia può vantare un'edizione unica al mondo.
Fatevi un enorme regalo: leggetelo.

LAMBRUSCO & CAPPUCCINO (4)

(continua domani a mezzogiorno)
Lambrusco & Cappuccino è disponibile in libreria e fumetteria.

domenica 20 giugno 2010

IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL cammina ancora!


KAPPA EDIZIONI
presenta

Il terzo e ultimo capitolo de "Il Castello Errante di Howl"
LA CASA PER OGNIDOVE
di Diana Wynne Jones

già disponibile in tutte le librerie italiane

Charmain Baker vive serenamente, trascorrendo le sue giornate tra i libri. Quando un bel giorno deve raggiungere il prozio William che giace a letto ammalato, sembra l’occasione per vivere una bella avventura. Ma le cose si complicano quando scopre che William è un potente mago e che la sua casa si sposta nello spazio e nel tempo.
Charmain non è certo preparata ad avere a che fare con una casa magica! Aprendo una porta si può passare dalla sala alla cucina, ma anche trovarsi proiettati in una terra lontana.
Fin dal suo arrivo, Charmain Baker farà una serie di incontri sorprendenti, ma la sua vita prenderà una piega davvero inaspettata solo quando incontrerà dei personaggi che ben conosciamo: Sophie, il demone Calcifer e. sotto mentite spoglie, il terribile mago di Howl!

Questo romanzo è il seguito de Il Castello Errante di Howl, da cui il maestro del cinema d’animazione e premio Oscar® Hayao Miyazaki ha tratto il film omonimo.

Gli altri libri della saga del mago Howl pubblicati da Kappa Edizioni:

IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
di Diana Wynne Jones
La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano paese di Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Sophie sogna di vivere una grande avventura, ma da quando le sorelle se ne sono andate di casa e lei è rimasta sola a lavorare nel negozio di cappelli del padre, le sue giornate trascorrono monotone. Finché un giorno la perfida strega, insoddisfatta dei cappelli che Sophie le propone, trasforma la ragazza in una vecchia. Allora anche Sophie è costretta a partire, e ad affrontare un viaggio che la porterà a incontrare il Mago Howl, a entrare nel suo castello sempre in movimento, a domare un demone, e infine a opporsi alla perfida Strega. Insomma, Sophie, per ritrovare la sua giovinezza, dovrà affrontare suo malgrado molte più avventure di quante ne avesse mai sognate!
Da questo libro il film omonimo del premio Oscar® Hayao Miyazaki.

IL CASTELLO IN ARIA
(Il Castello Errante di Howl 2)
di Diana Wynne Jones
Il mercante di tappeti Abdullah conduce una vita modesta nel regno di Rajput. Un giorno il giovane trova un tappeto magico che lo conduce in un giardino incantato, dove incontra Fiore della Notte, la principessa dei suoi so gni. Ma la ragazza viene rapita da un tremendo genio dagli straordinari poteri. In uno scenario da Mille e una notte tornano la dolce Sophie e il potente mago Howl. Dopo mille avventure, il loro destino si incrocia con quello di Abdullah, in una fantastica avventura tra castelli volanti e nuove incredibili magie…
Il secondo capitolo della saga de Il castello errante di Howl.

L’autrice:

DIANA WYNNE JONES
Diana Wynne Jones vive a Bristol con il marito. Inizia a scrivere da bambina, per rimediare alla carenza di libri di cui il padre faceva soffrire lei e le sue sorelle. I personaggi dei suoi romanzi sono proiezioni dei protagonisti della sua infanzia, e in ognuno dei suoi libri, anche nei più fantastici, sono presenti episodi della sua vita. È autrice di più di trenta romanzi, che hanno riscosso grande successo in tutto il mondo.
Kappa Edizioni pubblica in esclusiva in Italia i romanzi della saga del Mago Howl, trasposta in animazione dal Premio Oscar Hayao Miyazaki.

LAMBRUSCO & CAPPUCCINO (3)

(continua domani a mezzogiorno)
Lambrusco & Cappuccino è disponibile in libreria e fumetteria.

sabato 19 giugno 2010

Lo Studio Ghibli prima dello Studio Ghibli



Già trasposto in un poetico lungometraggio d’animazione a cui hanno prestato il loro talento grandi star del cinema internazionale, ecco finalmente anche nel nostro paese un grande classico della letteratura fantastica, amato dai ragazzi per la sua narrazione favolistica, e dagli adulti per il raffinato sottotesto dedicato ai grandi temi, quali la ricerca dell’identità e il passaggio dall’età dell’innocenza a quello della consapevolezza.

Peter S. Beagle
L'ULTIMO UNICORNO
15x21 cm, 256 pagine, b/n, brossura, 15,00 Euro
CODICE ISBN: 978-88-7471-194-9
Kappa Edizioni

• Questa edizione italiana a opera di Kappa Edizioni è la prima del mondo a contenere il racconto Due Cuori, coda narrativa scritta quasi quarant’anni dopo L’ULTIMO UNICORNO, e vincitore di due prestigiosi riconoscimenti quali il Premio Hugo nel 2006, e il Premio Nebula nel 2007, oltre alla nomination per il Premio World Fantasy.
L’autore ha inoltre ricevuto il Premio Inkpot nel 2006.

• Nel 1982 L’ULTIMO UNICORNO è stato trasposto da Rankin/Bass (già realizzatori de “Lo Hobbit”) in un poetico lungometraggio animato a cui hanno lavorato star di tutto il mondo.

• L’animazione è stata realizzata da esperte mani nipponiche note per aver collaborato al successo di capolavori come “Nausicaä”, “Una tomba per le lucciole”, “Castle in the Sky Laputa”, “Il Fiuto di Sherlock Holmes” e “Perfect Blue”.
Al doppiaggio dell'edizione originale hanno prestato le loro voci attori del calibro di Mia Farrow, Christopher Lee (Saruman de “Il Signore degli Anelli; il conte Dooku di “Star Wars”) Jeff Bridges, Angela Lansbury (Jessica Fletcher de “La Signora in Giallo”) e Rene Auberjonois (Odo di “Star Trek: Deep Space Nine”).
La colonna sonora è stata scritta e interpretata dagli America.

Peter S. Beagle è nato nel 1939 a New York City, dove all’età di dieci anni dichiarò che da grande avrebbe fatto lo scrittore. Negli anni seguenti diede prova di essere stato profetico, o quantomeno estremamente determinato nei propri obiettivi. Grazie a racconti ormai considerati veri e propri classici, come A fine and private place, The last Unicorn, Tasmin e The Innkeeper’s song, è riconosciuto come uno dei maggiori autori di fantasy viventi; la sua stupefacente abilità nell’utilizzo del linguaggio, nella caratterizzazione dei personaggi, e nella magia della narrazione gli hanno permesso di conquistare milioni di lettori appassionati in tutto il mondo.
Tra le sue incursioni nel mondo televisivo e cinematografico, annovera sceneggiature per Star Trek TNG (“Sarek”) e per la versione animata de Il Signore degli Anelli.
Oggi vive a Oakland, in California, dove continua a scrivere romanzi, storie, piece teatrali e sceneggiature.

Peter S. Beagle
L'ULTIMO UNICORNO
15x21 cm, 256 pagine, b/n, brossura, 15,00 Euro
CODICE ISBN: 978-88-7471-194-9
Kappa Edizioni

Tutti i libri Kappa Edizioni sono distribuiti capillarmente da PAN nelle fumetterie, e da MESSAGGERIE nelle librerie di varia e nelle cartolibrerie.
Attraverso il codice ISBN è possibile ordinare il libro nella libreria o cartoleria sotto casa senza alcuna aggiunta di spese di spedizione.
Non sapete cosa portarvi da leggere in vacanza?
Ecco a voi un'ottima idea!
In tutte le fumetterie e le librerie, ma anche on-line: per maggiori informazioni, clicca qui!

LAMBRUSCO & CAPPUCCINO (1) e (2)


(continua domani a mezzogiorno)

Da oggi, per dieci giorni consecutivi, vi presenterò su questo blog il primo 'storico' episodio di Lambrusco & Cappuccino, pubblicato nei Meravigliosi Anni Novanta sul primo numero della pionierissima miniserie a fumetti Mondo Naif.
Nel 1996 ottenne un successo davvero inaspettato, e fummo lusingati di scoprire qualche mese dopo che le vendite arrivarono allo stesso livello del ben più noto City Hunter di Tsukasa Hojo. Si creò un piccolo caso nazionale, attorno a quella miniserie, tanto da essere storicizzata come uno degli eventi fumettistici più importanti del secolo. Chissà: forse perché era la prima volta che un albo dal formato "bonelliano" proponeva storie di vita quotidiana mescolate al fantastico, o forse perché era l'unica nel suo genere, o forse ancora per un puro caso. Eppure, quella breve stagione ci portò tanta fortuna e soddisfazioni.
Per questo motivo, spero che vi divertiate a leggerlo, proprio come il sottoscritto e il mio coautore Gianmaria Liani ci siamo divertiti a realizzarlo quasi quattordici anni fa: una storia di aspiranti film-maker ambientata nella Bologna di fine anni Ottanta.
Il ritmo sarà di due pagine al dì, ma tanto per iniziare alla grande eccone a voi quattro. Crepi l'avarizia.
Ovviamente, se questo episodio vi piace, vi ricordo che nell'omonimo libro ne sono contenuti altri tre, e che (ovviamente) sono bellissimi. Potrebbe essere altrimenti?
L'appuntamento Lambrusco & Cappuccino è dunque dalle 12.00 in punto di ogni giorno, a partire da oggi, su questo blog.
Buona lettura, e ricordatevi di ascoltare al momento giusto la colonna sonora segnalata nelle vignette!
P.S.: Cliccate qui per vedere il trailer animato.

mercoledì 9 giugno 2010

We don't need another Twilight (A volte ritornano)


Per qualche bizzarra ragione esiste una creatura dell’immaginario che a periodi alterni torna a fare capolino tra gli scaffali delle librerie e sugli schermi grandi e piccoli.
Si tratta del vampiro, che molto più spesso di qualsiasi altro collega delle tenebre torna di moda e resiste per lunghi periodi prima che il pubblico giunga a saturazione, abbandonandolo per qualche anno, per poi (mai termine fu più appropriato) riesumarlo. È un fatto curioso, perché normalmente se i fenomeni di questo tipo si ripresentano, lo fanno dopo lunghe assenze, e non reggono a lungo. I vampiri, invece, quando tornano lo fanno in grande stile, proponendo ogni volta una lettura diversa della propria esistenza, riflettendo in qualche modo gli elementi dell’epoca in cui si muovono, e suggerendo l’inquietante idea che gli umani siano ‘malati di vita’ così come loro sono ‘malati di morte’.
L’inizio della più recente invasione vampiresca viene solitamente indicata con Intervista col vampiro del 1994 (trasposizione cinematografica di un romanzo di Anne Rice scritto ben diciotto anni prima), che a differenza di altri è riuscito a dare origine a un vero e proprio sottogenere, in cui viene più o meno ufficializzato che vampiri non sono più i truci succhiasangue del passato, bensì macabri e romantici individui che vivono in maniera tutt’altro che serena la propria condizione di non-morto e parassita. Questo tema culmina nella seconda metà degli anni Duemila grazie alla saga di Twilight scritta da Stephenie Meyer (e relativa versione cinematografica), capace di catturare sotto le proprie ali di pipistrello un pubblico più adolescenziale e in larga parte femminile. È curioso notare che proprio negli stessi anni fanno capolino il romanzo e il film Lasciami entrare di John Ajvide Lindqvist, in cui il vampiro diventa il pretesto per una disperata visione della società odierna. E, a chiudere idealmente il cerchio, abbiamo poi i romanzi di Charlaine Harris trasposti nella serie tv True Blood, in cui i vampiri ‘si dichiarano’ al mondo per poter vivere fianco a fianco con gli esseri umani, non senza problemi di integrazione, ovviamente.
Ebbene, Dance in the Vampire Bund è una nuova anomalia in questo campo. In questo caso Nozomu Tamaki prende spunto dalla (reale) crisi economica giapponese, che da qualche anno rischia di mettere in ginocchio un paese poco abituato a questo genere di problemi; e lo fa ponendo la propria nazione di fronte a una difficile scelta per la propria salvezza, proposta proprio dalla razza dei vampiri, che per la prima volta nella storia non si presenta per effettuare un salassante prelievo, bensì per una fortuita trasfusione. Ovviamente tutto ciò ha un prezzo, apparentemente nemmeno troppo caro: la creazione di un bund (come quello di Shanghai) nella baia di Tokyo, una vera e propria Terra Promessa per vampiri di tutto il mondo, regolata da leggi proprie e del tutto indipendente da quelle giapponesi e – in generale – umane.
Grazie a questo Tamaki ci accompagna all’interno di un mondo che è come il negativo di una fotografia, dove la fotografia è il mondo non-immaginario in cui viviamo noi.

sabato 5 giugno 2010

«Vedo la gente morta…»


Per un certo periodo questa frase è stata un vero tormentone cinefilo. Molti ricorderanno che a pronunciarla era il protagonista de Il sesto senso di M. Night Shyamalan. “Vedere la gente morta”, ovvero vedere lo spirito inquieto di quelli che non ci sono più, è una capacità che (quasi) nessuno desidera. Infatti, mentre siamo attratti dall’idea di poter rivedere almeno per un’ultima volta i cari estinti e salutarli un’ultima volta, siamo atavicamente terrorizzati dall’idea di scoprire che un ‘dopo’ esista veramente.
Nel folclore internazionale gli spiriti – fantasmi, spettri, poltergeist e altre manifestazioni incorporee – sono quasi sempre legati a un luogo, quello in cui hanno abbandonato le proprie spoglie mortali. I motivi per cui non sono in grado di proseguire il loro viaggio verso l’Aldilà possono essere molteplici, e vanno dalla semplice distrazione (una morte improvvisa e inaspettata), alla necessità di portare a termine qualcosa di importante iniziato in vita (o di proteggere qualcuno), dal non rassegnarsi all’evidenza della morte, fino a sentimenti di rancore irrisolti. Insomma, se il mondo è popolato di anime vaganti, è difficile rapportarsi a ognuna di esse senza considerarne le caratteristiche peculiari e individuali. Ed ecco perché la fiction propone da sempre due soluzioni agli antipodi: o guidare il fantasma nella presa di coscienza di ciò che è (appunto, la soluzione de Il sesto senso o del telefilm cult "Lost" - e tràcchete, se non l'avevate ancora visto vi ho spoilerato il finale! Eh eh eh…) oppure sbarazzarsene poco gentilmente, alla stregua di parassiti («Who you gonna call? Ghostbusters!»).
La protagonista di questo libro, invece, vive con candida rassegnazione il fatto di dovere per forza vedere i fantasmi, così come è rassegnata a essere derisa dalle compagne di istituto. Ormai non si spaventa più per le apparizioni che la circondano quotidianamente, ed è perfino in grado di provare pietà per loro, in una realtà in cui – a suo avviso – Dio non c’è perché il mondo “è troppo distante da raggiungere”.
Attraverso questa considerazione di Kylie, l’autrice Yukako Kabei – accompagnata dal piacevole tratto di Shiori Teshirogi – ne approfitta per raccontarci di un ambiente teocratico i cui rituali e livelli gerarchici sono divenuti più importanti della fede professata, e in cui, forse anche per questo, gli spiriti non riescono a trovare pace. Un espediente narrativo che probabilmente mette in piazza una sensazione generalmente sottaciuta e vissuta al giorno d’oggi dai fedeli di molti culti del mondo reale.
Lasciamo perciò a Kylie la parola, e a voi l’ardua sentenza.
Buona lettura.

KYLIE Nelle lande desolate della morte
È difficile essere contemporaneamente una ragazzina di quattordici anni e avere la capacità di vedere gli spiriti della gente morta. A causa di questo Kylie è presa di mira dalle altre studentesse del collegio, e l’unica amica su cui può contare è una compagna di stanza dal comportamento decisamente bizzarro.
Ma un giorno Kylie incontra Harvey, un inquietante ragazzo apparentemente dotato della sua stessa capacità, la cui natura però si rivela poco chiara, come se il suo corpo non fosse altro che un mero guscio vuoto.
Approfittando del periodo di vacanze estivo, Kylie decide di aggregars ad Harvey, scoprendo la meta del suo viaggio, grazie anche alla vecchia radio che il ragazzo si porta sempre appresso, e con cui conversa chiamandola “Caporale”…

Dalla celeberrima e omonima ghost story gotica della scrittirice Yukako Kabei, il primo capitolo della versione a fumetti in due volumi disegnata dalla brava Shiori Teshirogi, già autrice de I Cavalieri dello Zodiaco Lost Canvas.

venerdì 4 giugno 2010

Sogno o Son… Goku?


Son tutti Toriyama, col senno di poi.
Nell'arco degli ultimi quindici anni, durante gli incontri coi lettori e i seminari scolastici – in cui ogni volta tento di battere il mio record personale di anestetizzazione dell'uditorio – mi sono spesso sentito dire che «non ci vuol niente a 'inventare' un fumetto come Dragon Ball».
Personalmente ritengo che sia una sciocchezza, una butàde, tanto per svicolare dal necessario impegno di dare a Cesare quel che è di Cesare, o meglio ad Akira quel che è di Akira, e cioè che senza la sua idea di trasformare in quel modo un'antica fiaba orientale in un best-seller dei manga, il manga non avrebbe probabilmente avuto quella spinta che gli ha permesso di sfrecciare fuori dal suolo nazionale e diffondersi in tutto il mondo.
E questo è un dato di fatto, storicizzato, per cui evitiamo di discuterne, grazie.
Sicchè, tirare fuori Dragon Ball da Son Goku lo scimmiotto di pietra è una cosa da niente, eh?
Bene, chi crede questo, adesso ha la possibilità di dimostrarlo.
Nessuno ovviamente vi chiede di realizzare una nuova serie a fumetti in quarantadue volumi basata su questa storia.
O, meglio, se volete farlo, padronissimi (e se vi viene bene, mostratemela).
Quello che vi si propone è di mettervi alla prova come illustratori per una vostra personale versione della cover del romanzo.
Le regole del concorso sono semplici e chiare.
Il premio in palio è minuscolo, poco più che un simbolo, ma non deve essere quello il vostro vero obiettivo, perché la possibilità che il concorso offre è invece bella consistente e di tutt'altro genere.
Ricorderete tutti che in passato abbiamo organizzato un bel po' di NonKorsi, sulla gloriosa rivista "Kappa Magazine". Ebbene, molti vincitori o anche solo bravi partecipanti stanno oggi collaborando attivamente con noi. Tanto per farvi qualche esempio, Daniele Poma, che vinse il NonKorso "Manga Mon Amour", oggi è uno dei nostri più attivi copertinisti, Marco Albiero (che ormai non ha bisogno di presentazioni) sta collaborando con Kappa Edizioni alla realizzazione delle styleguide di Sailor Moon, direttamente sotto la supervisione di Toei, Backstage e Naoko Takeuchi, mentre il bravo Damiano Luciano sta lavorando con noi sulla versione a fumetti di un romanzo davvero molto noto a tutti gli appassionati di anime e di cui vi parlerò solo a tempo debito.
Bene, dicevo, ora avete modo di dimostrarci quanto valete, e se sarete veramente molto bravi, nasceranno sicuramente possibilità di collaborazione.
Leggetevi le regole, leggetevi il romanzo, e date sfogo alla creatività.
Tanto per dirne una, la copertina della prossima ristampa di Son Goku lo scimmiotto di pietra potrebbe essere la vostra, e potrebbe non essere l'unica che realizzerete per Kappa Edizioni in qualità di illustratori fissi.
Disegnate, gente, disegnate…