lunedì 28 marzo 2011

Literal Video Version (1)

Visto che vi sono piaciuti i video "mash up", ho deciso di mostrarvi un'altra cosetta simpatica nata nel web da non molto tempo. Si tratta dei video musicali "alla lettera" (Literal Video Version). Mai sentiti? Strano. Comunque ora vi spiego cosa sono. Molti video musicali presentano una storia, o comunque sequenze di immagini, che spesso non hanno niente a che spartire col brano cantato. Ebbene, i "literal video" rimettono un po' d'ordine nelle cose. Si prende il video originale – di cui si tengono solo le immagini e la musica – e si canta il brano sostituendo al testo originale uno nuovo di zecca, realizzato appositamente per descrivere quello che avviene nel filmato. Ma per essere davvero "alla lettera" il testo non si sofferma solo sulle immagini, ma addirittura sulle inquadrature (arrivando a descrivere, in pratica, la sceneggiatura stessa!) o ponendosi domande sul perché di una scelta stilistica piuttosto che un'altra, o ancora evidenziando singoli particolari che normalmente non sarebbero stati valorizzati. Il risultato (anche se a volte chi canta non è candidabile ai Grammy), nella maggior parte dei casi, è esilarante, soprattutto nei video 'concettuali', che vedremo prossimamente. Questa settimana ci concentriamo sulla versione "letterale" di TAKE ON ME degli A-ha, che ha dato via a tutti gli altri "literal video version". Per chi non sa l'inglese 'a orecchio', ci sono i sottotitoli (sempre in inglese). Buon divertimento.

lunedì 21 marzo 2011

Mash Up! (6)

Superspappolamento, questa settimana. Tanto per dimostrare che niente è impossibile, prendiamo due brani che nelle settimani precedenti abbiamo fisto mashuppati ad altri, e mettiamoli insieme. Tornano quindi, ma stavolta insieme, SMELLS LIKE TEEN SPIRIT e POKERFACE: sono i Nirvana e Lady Gaga, o, meglio, i NirGaGa! Buon ascolto!

sabato 19 marzo 2011

Un SMS per il Giappone



GIAPPONE: UN SMS AL 45500 PER DONARE 2 EURO

A seguito del terribile terremoto che ha devastato il Giappone, la Croce Rossa Italiana ha avviato una raccolta fondi in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami.
Per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana "Pro Emergenza Giappone" è possibile inviare un SMS da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Tiscali o da telefono fisso Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali al numero 45500.

I contributi raccolti dalla CRI saranno impiegati per supportare le attività di assistenza della Croce Rossa Giapponese a favore delle persone colpite, in stretta collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Oltre all'invio di un SMS, le altre modalità per donare sono:

* Donazione online sul sito www.cri.it - causale "Pro emergenza Giappone";
* Bonifico bancario - causale "Pro emergenza Giappone" - IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208
* Conto corrente postale n. 300004 intestato a: "Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma" - causale "Pro emergenza Giappone"

giovedì 17 marzo 2011

Buon Compleanno, Italia (e Forza, Giappone)



Buon Compleanno, cara vecchia Italia.
Stanno provando a fiaccarti con il loro sudiciume ormai rimescolato alla luce del sole.
Ma non riusciranno a immergerti nella merda completamente, perchè sei abituata a navigare in apnea da tanto di quel tempo che ormai ci hai fatto l'abitudine, ma senza rassegnarti.
Fra poco riemergeremo tutti insieme, ci faremo una doccia, e spazzeremo via il sudiciume, almeno quello che ci si è incrostato addosso da una ventina d'anni a questa parte. Poi si vedrà.
Ma, per oggi, semplicemente, Buon Compleanno.

P.S.: alcuni di noi hanno anche una seconda patria, che in questo momento non va dimenticata per nessuna ragione.
Aiutiamo il Giappone in questi giorni terribili attraverso la Croce Rossa. Cliccate qui per informazioni. Grazie.

lunedì 14 marzo 2011

Mash Up! (5)

E anche questa settimana è giunto il momento dello spappolamento musicale. Dopo il tuffo nel passato della settimana scorsa, dedichiamoci un po' ai tempi moderni con un po' di pop & cool (pòpp and cùl?!). Abbiamo la Fergie contro la Germanotta, i Pisellini con l'Occhio Nero contro Nostra Signora delle Provocazioni, i Black Eyed Peas contro Lady GaGa: cosa succede mettendo insieme MY HUMP con POKER FACE? Un bel POKER HUMP (anche se io l'avrei intitolato HUMP FACE, che fa più ridere). Buon ascolto!

mercoledì 9 marzo 2011

L'APE MAIA HORROR



Ultimando la lavorazione de L'APE MAIA, sono ripassato su alcune parti del testo, e mi sono reso conto quanto la 'collega' APE MAGA' abbia pescato dal romanzo originale della prima (scritto da Waldemar Bonsels del 1912).
Nel cartone animato de L'APE MAIA erano state eliminate tutte le parti 'forti' del romanzo originale. L'APE MAGA', invece, in un qualche modo, le reintroduceva (anche se la storia era molto diversa).
L'operazione di Waldemar Bonsels non era volta comunque né a rendere lacrimevole l'opera, né al compiacimento sulle scene crude: L'APE MAIA è una metafora (dichiarata) sul desiderio di libertà e indipendenza di qualcuno che capisce di non voler essere un ingranaggio di una 'macchina' (l'Alveare), e si scopre 'individuo' (Maia, appunto).
Tutto questo, però, ambientato nel mondo degli insetti, e della natura in generale.
E, come sappiamo, la natura è dolce e cruenta per definizione.
Leggetevi questo passaggio del romanzo (versione pre-proofreading, sorry):

Spaventata dall’immagine di una grossa rana che da sotto quella foglia la guardava con occhi sporgenti e famelici, Maia stava già pensando di tagliare la corda quando accadde una cosa terribile che la colse del tutto alla sprovvista. La sorpresa fu tale che lì per lì Maia non riuscì a capire esattamente cosa stesse accadendo, sentì solo vibrarle sulla testa un ronzio argentino come il suono del vento che scompiglia le foglie appassite; poi udì un fischio melodioso e l’eco furibonda di un richiamo di caccia, mentre un’ombra sottile e diafana scivolava sulla sua foglia. Era così spaventata che il cuore le si fermò quando si accorse che una grossa, lucente libellula si era impadronita del povero Hans Christoph, e adesso stringeva tra i lunghi denti affilati come rasoi il povero calabrone che urlava disperato. La libellula atterrò con la sua preda su una canna che sotto il suo peso s’incurvò leggermente, e Maia poté scorgere i due insetti che si libravano sulla sua testa e, insieme, la loro immagine riflessa nell’acqua trasparente. Il grido di Hans Christoph le spezzava il cuore. Senza pensarci due volte, gridò: – Chiunque lei sia, lasci immediatamente quel calabrone! Non ha nessun diritto di irrompere con questi modi brutali nella vita degli altri. – La libellula liberò il calabrone dalla morsa, ma lo trattenne saldamente con le zampe e girò la testa verso Maia. Maia si spaventò nel vedere i grandi occhi seri della libellula e le sue terribili zanne, ma fu stregata dal luccichio delle ali e del corpo. Emanava gli stessi bagliori dell’acqua, del cristallo e delle pietre preziose. Se non che, Maia era così spaventata dalle dimensioni gigantesche della libellula, che perse tutto il coraggio e si mise a tremare come una foglia.
La libellula, invece, le si rivolse con voce gentile: – Che le succede, bimba mia?
– Lo lasci andare – gridò Maia con gli occhi che le si riempivano di lacrime, – si chiama Hans Christoph…
La libellula sorrise.
– E perché mai dovrei, piccola mia? – domandò con interesse, per quanto in faccia avesse un’inconfondibile aria di sufficienza. Maia balbettò disarmata: – È un signore simpatico e perbene, e che io sappia non le ha fatto niente di male.
La libellula guardò Hans Christoph pensierosa: – Sì, è davvero un ragazzo delizioso – rispose tenera, e gli mangiò la testa in un sol boccone.
Maia credette di svenire, tanto era sconvolta. Per un po’ non riuscì a dire una parola e dovette ascoltare inorridita il crepitio con cui il corpo blu metallico di Hans Christoph veniva masticato proprio lì, sopra la sua testolina.
– Non la faccia tanto lunga – disse la libellula che parlava con la bocca piena, e riprese a sgranocchiare. – La sua sensibilità non mi fa né caldo né freddo. Pensa di essere migliore di me? A quanto vedo lei è ancora molto giovane e non si rende ben conto di quello che le succede intorno. D’estate, quando nel suo Alveare comincia la caccia ai fuchi, gli altri non sono meno indignati di lei e, a mio parere, ne hanno ben più ragione.
– Ha finito, lassù? – chiese Maia. Non sapeva decidersi a sollevare lo sguardo.
– È rimasta una zampetta – rispose la libellula.
– La ingoi, per favore, e poi le risponderò. – Maia sapeva esattamente perché nel suo Alveare, d’estate, i fuchi venivano uccisi, e la stupidità della libellula la mandava su tutte le furie. – Ma non si azzardi ad avvicinarsi a me nemmeno di un passo. Non ci penserò due volte a fare immediatamente uso del mo pungiglione.
La piccola Maia era davvero infuriata. Per la prima volta aveva nominato il suo pungiglione, e sempre per la prima volta si era sentita felice di avere quell’arma.


Orrore, ma anche accettazione delle regole della natura. Maia continua a conversare – anche se coi brividi – con la libellula, mentre questa si sgranocchia il suo interlocutore agonizzante e le dà pure dell'ipocrita.
Niente male. Niente male davvero.
Prossimamente in libreria: accattatevìllo!

lunedì 7 marzo 2011

Mash Up! (4)

E daje coi purè musicali! A quanto mi pare di aver capito dal contatore, vi state proprio divertendo con questa rubrichéta. E allora dai, sempre più estremi. Mettiamo insieme nientemento che i Nirvana con i Dead Or Alive (praticamente il coniglio con le cozze - decidete voi chi conglia e chi cozza), pescando i loro due brani-simbolo, tanto per fare qualche danno in più: SMELLS LIKE TEEN SPIRIT frullato insieme a YOU SPIN ME ROUND cosa ci dà? SPIN LIKE TEEN SPIRIT!